LECCE – Dopo più di due anni di attesa intervallata da blocchi, sblocchi, promesse, dubbi, interpretazioni locali, regionali, la domanda è rimasta invariata. Finirà mai l’incubo di quanti hanno partecipato e superato il concorso per pulitori bandito dalla Sanità Service di Lecce nell’ormai lontano 2019?
Ad oggi ancora nulla si sa a riguardo, si naviga a vista nel mare delle incertezze. Lunedi 2 giugno un nutrito gruppo di persone riconosciute idonee al concorso per 159 pulitori si recheranno in Asl per un ulteriore, ennesimo incontro con i vertici aziendali in cerca di risposte e soprattutto disponibilità a interloquire. La loro richiesta – dicono – è legittima, è un diritto: si tratta della loro assunzione. In questi anni è stato detto di tutto in risposta alle loro rimostranze supportate da atti e delibere ma il processo sembra avere avuto un corto circuito per cui tutto risulta fermo. E’ stato previsto e deliberato dalla Giunta regionale con provvedimento nell’aprile scorso, l’autorizzazione all’assunzione di un fabbisogno di 115 unità ma ad oggi ancora nulla.
Uomini e donne, padri e madri che onestamente chiedono solo ciò che si sono guadagnati e soprattutto chiedono alla classe politica, il rispetto come esseri umani. Nessuna elemosina , nessun favoritismo – ribadiscono – ma solo ciò che è un diritto.
L’incontro di lunedì servirà per ribadire a gran voce che si deve garantire a chiunque abbia superato onestamente un concorso, di avere il suo lavoro. La graduatoria scadrà nel 2025, dunque tra meno di un anno. Di quei 159 vincitori solo una minima parte è stata assunta, di questi una parte ancora ha rinunciato all’incarico senza essere sostituita.
Non c’è tempo più per attese, per le promesse, per sprechi dei soldi pubblici. Da qui la presenza dei lavoratori presso la Asl, perchè è arrivato il tempo di dare spazio e la possibilità a persone che onestamente hanno voglia di lavorare e confidano nelle istituzioni e nella politica affinché si acceleri e si dia seguito alle assunzioni.
