BRINDISI – Uno dei biglietti da visita delle amministrazioni locali è senza dubbio quello della nomina del garante per i diritti delle persone disabili. Un segnale di attenzione verso chi vive difficoltà aggiuntive determinate dalla propria condizione che spesso determina difficoltà anche nell’accesso a strutture pubbliche.
Brindisi, da questo punto di vista, non è da meno, visto che ha nominato un proprio garante per i diritti dei disabili, scegliendo nella società civile e per giunta puntando su una professionista che ha dalla sua esperienza nel settore.
Ma una semplice nomina non può e non deve bastare. Il garante, infatti, deve essere messo nelle condizioni di agire e quindi di disporre di tutta l’assistenza necessaria per individuare problemi che rendono più complessa la vita dei disabili. Non sarebbe male, ad esempio, cominciare a rendere più agevole l’accesso agli uffici pubblici, partendo proprio dal palazzo di città. E invece, così come segnalato dal consigliere comunale Roberto Quarta, l’accesso agli uffici dei lavori pubblici non è consentito ai disabili in quanto ci sono dei gradini che impediscono a chi si muove con una carrozzina di accedere. Per risolvere il problema non occorrono cifre iperboliche o lavori impegnativi. Basta una semplice pedana in ferro che peraltro potrebbe essere installata dal personale della società partecipata Brindisi Multiservizi. Il problema è stato posto ed in Municipio è giunto anche il preventivo per acquistarla, ma da quel momento non si è mosso più nulla e della pedana non c’è traccia.
Un chiaro esempio di come si debba andare oltre le parole per aiutare realmente i disabili ad avere una vita meno difficile. E invece si continua a dover fare i conti con problemi di bilancio e con lungaggini burocratiche, senza considerare che ogni giorno che passa è un giorno in più di disagi per chi è meno fortunato di noi.