BRINDISI – Forti limitazioni nel traffico e quindi negli spostamenti, disagi a non finire per chi dovrà spostarsi in aereo e difficoltà anche nei collegamenti telefonici se la propria abitazione o il proprio posto di lavoro rientrano nelle zone considerate più a rischio.
Ieri pomeriggio i problemi sono stati approfonditi nel corso di un vertice convocato dal prefetto Luigi Carnevale a cui hanno partecipato sindaci dei comuni interessati, presidente della Provincia, Protezione Civile, STP, Capitaneria di Porto, Autorità Portuale, i vertici delle forze dell’ordine e chiunque potrebbe avere a che fare con ciò che occorre per una buona riuscita del G7.
Va ricordato ancora una volta che la città di Brindisi sarà interessata da due grandi eventi. Intanto è dato per certo l’atterraggio sulle piste dello scalo brindisino dell’Air Force One del presidente degli Stati Uniti Biden e la sua prima tappa dovrebbe essere proprio quella del Castello Svevo dove la sera del 13 giugno parteciperà ad una cena offerta dal presidente della Repubblica Mattarella, alla presenza dei potenti del mondo.
Facile immaginare, pertanto, che i problemi più grossi per la comunità brindisina ci saranno proprio dal mattino sino alla tarda serata del 13, con strade inibite al transito ed alla sosta, sia nei pressi dell’aeroporto che nella zona dove insiste il castello. Nelle ore cruciali saranno interrotti anche i trasporti pubblici, per cui la scelta migliore sarà senza dubbio quella di rimanere in casa. Davanti all’aeroporto del Salento, poi, saranno svuotate delle aree di parcheggio per consentire alle scorte dei presidenti di trovare spazio a sufficienza.
A partire dalla sera del 13, poi, il tutto si trasferirà a Borgo Egnazia, anche dal punto di vista delle misure di inibizione e dei sistemi di sicurezza. E’ ben noto che saranno impiegati migliaia di uomini delle forze dell’ordine, parte dei quali sanno ospitati a bordo di una ex nave da crociera ormeggiata nel porto di Brindisi. Ogni misura adottata dal tavolo tecnico, comunque, sarà oggetto di ordinanze sindacali, come previsto per legge.