GRECìA SALENTINA – Tornata da scuola sarebbe stata costretta, quotidianamente, a vestire i panni di Cenerentola. I compiti per il giorno dopo? Non c’era tempo. Doveva tenere pulita l’abitazione, cucinare, stendere i panni lavati, pulire per terra. Viceversa sarebbero state botte senza via di fuga, chiusa a chiave in una stanza per impedirle di scappare.
La Procura indaga su una 34enne della Grecia Salentina di origini africane, accusata di maltrattamenti in famiglia, con vittima la nipotina di soli 13 anni.
La Gip Rosaria Petrolo ha richiesto l’incidente probatorio, con audizione protetta, per accertare l’attendibilità di quanto ricostruito dall’adolescente e la capacità di stare in giudizio.
Diverse le aggressioni che avrebbe subito dalla zia per non essersi occupata della cura della casa. Non solo. Secondo quanto denunciato, un giorno la 13enne era a pranzo da un’amichetta e la zia, a fine pasto, avrebbe preteso che anche lì fosse la nipote a mettere tutto a posto. Poi le avrebbe tirato uno schiaffo davanti a tutti, percuotendola nuovamente una volta rientrate in casa.
Vessazioni continue, “sei un sole brutto come tua madre”: questo le ripeteva. Umiliazioni tali da compromettere – secondo l’accusa – la serenità della 13enne, ridotta in schiavitù tra le mura domestiche.
