Una denuncia come risposta al tentativo di sciacallaggio messo in atto da un avversario politico. Così Francesco Ventola, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, reagisce all’attacco di Andrea Silvestri, consigliere comunale di opposizione nella loro città, Canosa di Puglia, che durante una conferenza stampa ha sventolato a favore di camera un atto d’indagine riservato. Il video è stato prima pubblicato sui social e poi rimosso, ma Ventola è deciso a chiedere che la “rivelazione e diffusione di quell’atto che lo riguarda, sia valutata come notizia di reato”. Si tratta di un atto di proroga delle indagini per presunta corruzione elettorale da parte della Procura di Trani.
Veleni che inquinano la campagna elettorale e vanno ben oltre il perimetro canosino, vista la candidatura di Francesco Ventola alle prossime europee dell’8 e 9 giugno. L’amministrazione del piccolo centro della Bat è sostenuta da Fratelli d’Italia e Forza Italia con liste civiche di centrodestra. Mentre Silvestri, ex assessore regionale, è consigliere comunale di opposizione. Con il dente avvelenato nei confronti di Ventola, che a dicembre scorso aveva proposto un emendamento al bilancio regionale – poi bocciato – che prevedeva l’esclusione dal vitalizio per i consiglieri regionali condannati in via definitiva per delitti contro la pubblica amministrazione. Esattamente il caso di Andrea Silvestri, arrestato nel 2004 e condannato, il quale avrebbe perso il vitalizio se l’emendamento presentato da Ventola fosse stato approvato.
Nel video diffuso e poi rimosso, Silvestri usa parole pesanti come “omertosi” riferendosi a Ventola e all’amministrazione comunale canosina, e parla di “scoop”.
“Nessuno scoop. Per la seconda volta Andrea Silvestri getta fango, in modo calunnioso, sulla mia persona e sull’amministrazione comunale di Canosa. Infatti, già qualche mese fa, parlò dell’inchiesta innescata dal suo entourage”, replica Ventola.
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