GALLIPOLI – Non solo sui tavoli isituzionali: il problema dei parcheggi abusivi lungo la costa, che da anni si fa emergenza nella bella stagione, ha i suoi strascichi anche nelle aule di giustizia.
Nelle stesse ore in cui la Regione prometteva a sindaci e Provincia un’accelerata per scongiurare il traffico congestionato per la penuria di posti auto, la Procura ha fissato per il prossimo 19 novembre l’udienza predibattimentale del processo nato da un’indagine (condotta dal 2018 al 2023) sulle aree di sosta abusive lungo la litoranea di Gallipoli.
Ad andare a processo saranno in 37, tra titolari e gestori di stabilimenti balneari, tecnici progettisti, legali rappresentanti di società di costruzioni, agenzie turistiche, proprietari di terreni agricoli impiegati negli illeciti, titolari di strutture ricettive come alberghi e case vacanza.
Sono accusati, a vario titolo, di aver messo in piedi eree parcheggio a pagamento allestite in 80 ettari di zone vincolate, cordoni dunari, aree boschive e agricole, ricavando 4.500 posti auto. Il punto è che le zone di sosta sarebbero sorte senza aulcun nullaosta o autorizzazione da parte degli enti preposti alla tutela del paesaggio.Motivo per il quale scattò il sequestro.
Nel provvedimento il Gip si era soffermato proprio sugli iter di autorizzazione: «L’assenza dello strumento urbanistico – era precisato nel decreto – e l’inadeguatezza del Piano regolatore comunale a fronteggiare il crescente bisogno di posti auto, ha comportato l’utilizzo improprio dello strumento della delibera autorizzatoria che -negli intenti e nel nome- si paventava come contingente e straordinaria ma di fatto veniva elevata a prassi concessoria, per oltre un decennio, in violazione delle previsioni normative a tutela del territorio». A costituirsi parti civili nel processo il Comune di Gallipoli nella persona del sindaco, la Sovrintendenza, l’Agenzia del Demanio, il Parco naturale regionale “Isola di Sant’Andrea – Punta Pizzo” e la Regione.
L’estate, intanto, è alle porte e la questione parcheggi non è ancora risolta. Nella migliore delle ipotesi si potranno autorizzare le aree sosta temporanee a fine luglio. Fino ad allora sarà, anche quest’anno, un terno al lotto.