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Fondazione “Tito Schipa”: legge approvata 20 mesi fa ma rimasta su carta

BARI/ LECCE – Era il 26 luglio del 2022 quando il Consiglio regionale approvò la legge per istituire la fondazione “Tito Schipa” e rendere gloria al talento di un gigante assoluto, un nome scolpito nel dna dei leccesi, la cui voce in piazza Sant’Oronzo scandisce quotidianamente il mezzogiorno. Ma veniamo ad oggi: dal via libera dell’assise barese sono trascorsi esattamente 20 mesi di silenzio assoluto. Tradotto: i buoni propositi legiferati sono rimasti su carta e le sollecitazioni cadute nel vuoto.

La legge fu proposta dal consigliere regionale Paolo Pagliaro. A dirsi commosso ed entusiasta fu, per primo, Tito Schipa Iunior, figlio dell’ugola d’oro di fama mondiale.

Di fatto da quando nel 2015 la Ico Tito Schipa è stata completamente azzerata, il sogno di onorare il ricordo del maestro Schipa è completamente caduto nel dimenticatoio, fino a quando la pdl divenuta legge non ha riacceso la speranza.

“Sembrava un traguardo finalmente raggiunto, dopo il mio lungo lavoro di preparazione e scrittura e la concertazione in Commissione Cultura – ricorda oggi il proponente Pagliaro – Ma quella legge, tanto sospirata per dare il giusto riconoscimento ad mito del belcanto, si è arenata senza avere ancora attuazione”.

La proposta – val la pena ricordarlo – trovò il sostegno dell’allora assessore alla cultura Massimo Bray, di numerosi consiglieri e dello stesso presidente Emiliano, con le rassicurazioni di una organizzazione e dotazione economica all’altezza della fondazione.
Già nel 2023, però, il consigliere regionale ha interrogato il governatore sulla mancata attuazione della legge: domande che non hanno ottenuto risposta.

Ecco perchè adesso, con un’interrogazione urgente e una richiesta di audizione in commissione Cultura, chiede di fare il punto sullo stato dell’arte. Non parole, ma fatti.

Gli obiettivi della Fondazione sono di fatto ambiziosi: ricerca e divulgazione su vita e opere di Tito Schipa, recupero e valorizzazione del liceo musicale che porta il suo nome a Lecce, istituzione di un museo. La fondazione avrà la missione di diffondere e promuovere la cultura musicale su scala regionale, nazionale ed internazionale, chiamando in causa anche altri soggetti privati e pubblici interessati a collaborare, partendo da un fondo patrimoniale di 350mila euro già stanziati.

“Confido nella sensibilità della presidente della sesta Commissione, Lucia Parchitelli – dice Pagliaro – perché l’audizione del presidente Emiliano e del capo Dipartimento Cultura, Aldo Patruno, sia convocata in tempi strettissimi, per uscire finalmente da questo stallo e avviare la realizzazione della Fondazione Tito Schipa”.

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