I DATI – Nove nel mese di gennaio, dieci in quello di febbraio, due a marzo e siamo soltanto alla prima metà del mese. Questi numeri hanno volti, nomi e cognomi: quelli delle donne uccise nei primi tre mesi del 2024. Erano venti fino a venerdì. La ventunesima è Aneta, 50enne di origine polacca accoltellata a morte a Taurisano questo sabato dal marito. È “soltanto” l’ultima in ordine di tempo.
L’assassinio di tutte e ventuno le vittime dei primi tre mesi di quest’anno è contestualizzato in ambito familiare e affettivo. Nove, più nel dettaglio, hanno trovato la morte per mano del partner o ex tale.
Una donna uccisa ogni quattro giorni: è questo il dato elaborato dal Ministero soltanto 10 giorni fa, in occasione della Festa della donna. Un numero che resta, amaramente, immutato da anni.
Anche la provincia di Lecce continua a macchiarsi periodicamente di sangue.
Nel 2010 Sarah Scazzi, uccisa ad Avetrana da zia e cugina attualmente ristrette in carcere, sarebbe stata assassinata per gelosia; nel 2017 fu la mania di possesso ad uccidere poi Noemi Durini, brutalmente assassinata a Specchia dal fidanzato. Un anno dopo a Trepuzzi Teresa Russo fu sgozzata in casa dal marito, al margine nell’ennesimo litigio. Nelle scorse ore è stata la volta di Aneta. Dopo averla accoltellata a morte, ferendo anche la vicina accorsa per soccorrerla, il consorte si è costituito.
Una scia di sangue lunga, lunghissima, che continua anche a macchiare questo territorio.