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A Casarano la lotta alla mafia scende in strada. In corteo anche Don Antonio Coluccia

CASARANO – È un fiume in piena quello che sabato mattina attraversa Casarano: ne riempie le strade e la piazza, quella macchiata di sangue esattamente sette giorni prima, con l’omicidio di Antonio Amin Afendi.

Non è un fiume che lava, ma che scava forse sì e punta a farlo nelle coscienze, nel solco della legalità che invoca a gran voce.

Ci sono istituzioni, associazioni, scuole e cittadini di tutto il Salento leccese: a chiamarli a raccolta è stato il sindaco De Nuzzo. La risposta, tempestiva, all’appello è un colpo d’occhio.

In testa al corteo c’è anche Don Antonio Coluccia, prete antimafia che il prezzo della sua battaglia lo paga ogni giorno, affiancato com’è da una scorta.

“Ciascuno può e deve fare la sua parte”: è questo il monito ribadito a più voci. E la risposta, forte, arriva in cammino, lungo le vie di un paese che all’aggettivo “mafioso” si ribella e non di certo per negare quanto da anni sta accadendo.E così sabato mattina a Casarano a squarciare un cielo plumbeo è uno spiraglio di speranza che ha centinaia volti e un solo motto: “NO alla mafia”. Perchè ciò che oggi appare semina, domani diventi raccolto. E perchè no, vita nuova. In una parola: Legalità.

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