Continua a tenere banco la questione relativa alle cartelle di pagamento per mancata disdetta di visite specialistiche che la ASL di Lecce sta inviando, con posta ordinaria e non a mezzo raccomandata, a centinaia e centinaia di cittadini del capoluogo e della provincia, intimando di pagare somme che variano da 31 a 44 euro e relative ad un arco temporale che va dal 2014 al 2022. E sono in tanti, che pur di non arrivare a sborsare 200 euro per mancato pagamento entro il termine perentorio di 60 giorni, quelli che stanno provvedendo a versare gli importi richiesti. Tanti i cittadini in fila agli sportelli ed in alcuni casi code lunghissime. Anche da parte di chi chiede delucidazioni in merito, perché sulla vicenda continuano ad esserci passaggi poco chiari, come quello relativo alle disdette effettuate telefonicamente e delle quali, ovviamente, non è rimasta traccia alcuna, oltre a quelle effettuate anche presso il Cup ma per le quali, a distanza di dieci anni sono in molti a non avere più il numero di disdetta rilasciato. Richieste di chiarimento, a seguito delle tantissime segnalazioni arrivate nella nostra redazione, che abbiamo tentato di chiedere al direttore della Asl di Lecce Stefano Rossi, contattando anche l’ufficio stampa, senza però avere al momento alcun riscontro. Intanto le cartelle, stanno continuano ad arrivare, giorno dopo giorno. Una questione che si ripropone a distanza di due anni e che era stata anche affrontata in Regione, con il consigliere Paolo Pagliaro che in aula aveva chiesto spiegazioni all’assessore alla Sanità Palese. Ma oggi la storia, amaramente, si ripete.