Sono in corso le indagini su quanto accaduto nella Chiesa del Carmine di Lecce, dove nella notte tra il 30-31 gennaio ignoti si sono introdotti per profanare l’eucarestia custodita nel tabernacolo. Un episodio che ha lasciato il segno, ma soprattutto tanto dolore e preoccupazione nel cuore e nella mente dell’arcivescovo Mons Michele Seccia
“Ciò che è accaduto -afferma- non può essere considerato in maniera circoscritta, spesso invece è manifestazione di un cortocircuito educativo che è in atto, e che non permette di vivere in maniera libera ed equilibrata le dimensioni relazionali fondamentali che riguardano la persona umana”.
L’arcivescovo ha poi chiesto “che in occasione della festa della Presentazione al Tempio del Signore, in tutta la diocesi e in ogni chiesa, sia celebrata la santa messa in riparazione per quanto accaduto, pregando soprattutto per la conversione di coloro che hanno commesso questo delitto”.