Politica

Autosospensione dal PD di Taranto di oltre cinquecento iscritti

TARANTO – Riportiamo di seguito il testo di un documento che è stato inviato alla Segreteria nazionale del PD, alla Segreteria regionale del PD e alla Commissione nazionale di Garanzia sottoscritto da oltre cinquecento iscritti di Taranto che si autosospendono dal partito per “il comportamento dei vertici regionali che mortifica i luoghi territoriali deputati alle decisioni e, soprattutto, determina danni politici irreparabili, interrompendo una positiva attività amministrativa, lasciando senza rappresentanza una città devastata da gravi crisi aziendali (come l’Ilva e il porto), lacerando profondamente il partito anche sul piano dei rapporti umani e, per di più, rischiando seriamente di regalare il Comune di Taranto alle destre”.
Il documento è firmato da iscritti ai circoli del “Borgo”, “1° Maggio”-Italia Montegranaro, “Di Vittorio”-Paolo VI, “Volta”-Tre Carrare Battisti, “Cervi”-Salinella e Tamburi.
Alla Segreteria nazionale del PD
Alla Segreteria regionale del PD
e p.c. Alla Commissione nazionale di Garanzia

I sottoscritti, tutti iscritti al Partito Democratico di Taranto, si autosospendono dal partito.

Siamo giunti a questa difficile e sofferta decisione per il precipitare nel giro di poco più di un mese della situazione politico-amministrativa del Comune capoluogo che rischia di causare lo scioglimento del Consiglio comunale.

Il 13 dicembre scorso all’esito di un irrituale tavolo regionale del centrosinistra, il segretario regionale, con un semplice comunicato stampa firmato insieme ad altri, annunciava “il passaggio del PD all’opposizione” dell’Amministrazione comunale di Taranto senza che si fosse riunito nessun organismo dirigente della nostra provincia e, tanto meno, si fosse consultato il gruppo consiliare del Comune. E ciò nonostante che il 21 novembre 2023 una Direzione provinciale di Taranto si era conclusa con l’approvazione all’unanimità del pieno sostegno del PD all’Amministrazione Melucci anche a seguito del reintegro nella giunta comunale di un nostro assessore.

Solo il 16 dicembre 2023 si teneva una riunione della Direzione provinciale che, pur criticando alcuni comportamenti del Sindaco, puntava ad evitare l’eventualità di uno scioglimento anticipato e chiedeva ulteriori garanzie politiche affinché il programma venisse rispettato e si ricostituisse il perimetro della coalizione originaria.

Poco prima della fine di dicembre, nonostante la disponibilità del Sindaco ad accogliere queste richieste e senza che venissero convocate nuove riunioni degli organismi dirigenti, veniva annunciato sui mezzi di informazione l’obiettivo di “cacciare Melucci” e di andare ad elezioni anticipate con motivazioni tanto incomprensibili e pretestuose da far nascere il sospetto che il vero motivo fosse un altro e fuori dall’ambito della politica.

Siamo scandalizzati dal comportamento dei vertici regionali che mortifica i luoghi territoriali deputati alle decisioni e, soprattutto, determina danni politici irreparabili, interrompendo una positiva attività amministrativa, lasciando senza rappresentanza una città devastata da gravi crisi aziendali (come l’Ilva e il porto), lacerando profondamente il partito anche sul piano dei rapporti umani e, per di più, rischiando seriamente di regalare il Comune di Taranto alle destre.

Per queste ragioni prendiamo drasticamente le distanze dalle scelte scellerate, verticistiche ed eterodirette da Bari che gli iscritti e gli elettori del PD di Taranto hanno subito nell’ultimo mese e protestiamo con forza autosospendendoci dal partito.

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