LECCE – In un post social aveva fatto riferimento a bombe a Palazzo Carafa e pallottole al sindaco Salvemini. Oggi l’artista leccese Ercole Pignatelli, autore di quel messaggio oggetto di sdegno bipartisan, chiarisce: “si tratta di un equivoco – fa sapere – il mio era solo black humor”.
A suo avviso la condanna delle parole da lui scritte è ingiusta, dacché “l’intento è stato completamente travisato” spiega.
“Sono caduto nella trappola dei social – dice – e la libera e forzata interpretazione del mio commento è lontana dalla realtà. Non ho mai pensato di minacciare nessuno e lo stesso sindaco ne è consapevole tanto da averlo scritto a chiare lettere – continua – È quindi con rammarico che leggo l’interpretazione che il sindaco e una piccola parte della politica leccese hanno voluto dare al mio post che, per chi è dotato di senso dell’umorismo, non poteva che essere interpretato in senso giocoso. Gli porgo comunque la mano in segno e in ricordo della nostra breve amicizia – conclude – Dorma pure sogni tranquilli, non lo colpirei neanche con un pelo del mio pennello. Io sono un artista di vecchia data. Lui è un politico dei tempi moderni ed è forse per questo che, a volte, ci possono essere delle incomprensioni”.