Ambiente

Nardò, ampliamento pista Porsche: da Bruxelles la richiesta di ulteriori chiarimenti

Anche la commissione europea chiede chiarimenti sull’ampliamento della pista Porsche di Nardò, dopo le criticità sollevate da più fronti, affinchè si valutasse la legittimità delle procedure e le valutazioni effettuate dalla Regione Puglia. In ballo c’è la costruzione di altre 9 piste oltre alle 12 già esistenti, diversi edifici tecnici e amministrativi, una mensa, un grande parcheggio, un centro per la logistica e la manutenzione, una stazione di servizio ed altre opere che comporterebbero la distruzione di circa 200 ettari di bosco secolare, l’antico bosco dell’Arneo. La maggior parte dei 134 proprietari di terreni e titolari di aziende agricole che avevano ricevuto la lettera di esproprio, avevano manifestato pubblicamente il proprio dissenso, portando NTC a valutare soluzioni alternative che impedissero lo sradicamento di oltre 400mila mq di foresta, di oltre un milione e mezzo di mq di altre superfici boscate e di oltre 70mila mq di habitat di steppa, specie prioritaria da tutelare. Sia Italia Nostra che il consigliere regionale Paolo Pagliaro, che in più occasioni hanno acceso i riflettori sull’ampliamento, non sono contrari all’ammodernamento dell’impianto, ma al progetto che non tutelerebbe l’habitat circostante, poiché mancherebbero i presupposti necessari affinchè l’intervento non intacchi la vegetazione protetta. Alla Commissione è stato segnalato come le uniche alternative valutate siano state quelle all’interno della proprietà Porsche (NTC), mentre non sarebbe stata mai valutata dalla Regione alcuna ipotesi alternativa sulle aree confinanti la proprietà NTC all’interno dell’anello. Nella comunicazione del Commissario Virginijus Sinkevicius, redatta a nome della Commissione Europea in relazione alla notifica della Regione Puglia, si legge infatti che: “Permangono alcune questioni in sospeso riguardanti tra l’altro i motivi imperativi di rilevante interesse pubblico. La Commissione contatterà le autorità italiane per chiedere ulteriori chiarimenti”.

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