BRINDISI – Giorni di riflessione in casa Brindisi.
La situazione è molto difficile ma nel calcio non c’è mai nulla di impossibile.
La squadra ripartirà il 7 gennaio in casa col Potenza e inizierà così il girone di ritorno in cui servirà una vera e propria scalata della classifica per scongiurare il peggio. Priorità mantenere la categoria, la serie C, conquistata dopo 33 anni di assenza dal professionismo. Brindisi meriterebbe ben altri palcoscenici anche superiori alla C e dunque immaginare di sprofondare ancora una volta tra i dilettanti è uno dei peggiori incubi per il caldo popolo di tifosi biancazzurri.
Guardando la classifica ci si accorge di un girone di andata completamente da cancellare: penultimo posto con 14 punti, seconda peggior difesa non solo del Girone C ma dell’intera serie C con 35 gol subiti, solo il Monterosi ha fatto peggio con 37 gol, e attacco meno prolifico del girone con 15 gol segnati; numeri che suonano non come un campanello di allarme ma come un gong su un periodo da archiviare, serve una svolta, senza se e senza ma.
L’avvento di Roselli con la vittoria col Sorrento e il pareggio col Picerno sembrava aver portato serenità ma la sconfitta con la Turris ha riaperto le vecchie ferite.
Per guarire quelle ferite, a parte il lavoro del tecnico, serve anche quello della società che dovrà mettere mano e aggiustare qualcosa sul mercato.
Al momento non si parla di entrate ma si ipotizzano le imminenti uscite.
Cancelli, Costa, De Feo, Fall, Golfo e Moretti sembrano essere sul piede di partenza. Dunque si ipotizza che bisognerà agire vigorosamente anche in entrata.
I tifosi attendono e sperano in un 2024 che porti la tanta agognata salvezza.
