LECCE (di Carmen Tommasi) – Venti punti in classifica in 17 gare giocate, frutto di 4 vittorie, 8 pareggi e 5 sconfitte a due incontri dalla fine del girone d’andata e con una partita ancora da giocare, quella di sabato prossimo in casa dell’Atalanta, per chiudere il 2023 in bellezza.
Questo il bottino del Lecce di mister Roberto D’Aversa, dopo la gara di sabato del Meazza con l’Inter persa 2-0. Ma i giallorossi reclamano a gran voce per un calcio di rigore concesso da Marcenaro di Genova e poi annullato dal Var. Siamo al minuto 50′: Gendrey calcia col destro dal limite dell’area, la palla viene respinta da Carlos Augusto e l’arbitro assegna senza esitazioni il rigore, vedendo un tocco di braccio di Carlos Augusto. Richiamato al VAR, il direttore di gara cambia la propria decisione e revoca il penalty per la formazione salentina: la respinta dell’esterno interista, infatti, sarebbe stata con il gomito in un movimento giudicato non irregolare, ovvero congruo.
Detto questo, di cui si è già abbondantemente discusso e parlato, capitan Gabriel Strefezza e compagni trascorreranno in totale relax il giorno di Natale e poi la ripresa degli allenamenti è in programma per la mattina del giorno di Santo Stefano, sempre nel quartier generale dell’Acaya. Giorno in cui si inizierà a preparare la difficile trasferta di sabato con l’Atalanta, al “Gewiss Stadium” e con fischio d’inizio alle 12:30.
Gli avversari hanno sei punti in più rispetto ai giallorossi, sono ottavi, e vengono dal k.o. di misura, 1-0, in casa del Bologna. Mister D’Aversa rientrerà dalla squalifica, scontata nel match di Milano, e spera di ritrovare l’acciaccato Almqvist. In difesa non potrà contare su Pongracic e in avanti non ci sarà nemmeno Banda entrambi sono stati fermati dal giudice sportivo. Il primo per somma di ammonizioni e il secondo a causa dell’espulsione rimediata contro i nerazzurri, due giornate per lui.
Adesso, la zona rossa è a più sette e facendo risultato a Bergamo la classifica potrebbe sorridere ancora di più alla squadra del mister abruzzese.
