LECCE – La fuga, i colpi di pistola esplosi in aria. La cattura. Momenti di terrore al Vito Fazzi di Lecce dove un detenuto arrivato al pronto soccorso del nosocomio ha seminato il panico tra agenti, personale medico e paramedico e pazienti in attesa. Tutto è iniziato poco dopo le 9 quando il mezzo della polizia penitenziaria con a bordo un cittadino cubano di 29 anni, Geovani Bernia Castillo, recluso nel carcere di Lecce per l’omicidio di un 50enne avvenuto a Bitonto il 23 aprile scorso, è arrivato nel reparto urgenze del nosocomio leccese. Appena sceso, però, si è divincolato ed è fuggito. Ed è scattata una imponente caccia all’uomo, che ha visto impegnati gli agenti di polizia penitenziaria, gli uomini della Questura di Lecce e dei carabinieri del reparto operativo radiomobile, nel frattempo arrivati a dare supporto. Tutti gli ingressi del Fazzi sono stati bloccati per evitare ogni via di uscita. Per bloccare il tentativo di fuga gli agenti hanno anche esploso due colpi di pistola in aria a scopo intimidatorio. Alla fine, dopo circa mezz’ora di serrate ricerche, nel corso delle quali sono stati passati al setaccio tutti gli angoli più nascosti del nosocomio leccese, il fuggitivo è stato individuato e bloccato. Era nascosto sotto ad una vettura in sosta nel parcheggio interno. Gli agenti lo hanno immobilizzato e fatto salire a bordo di un mezzo della polizia penitenziaria, come si vede dalle immagini, e trasferito nuovamente nel carcere di Lecce. Sono stati comunque momenti di terrore tra quanti erano all’esterno della struttura ospedaliera in attesa di essere sottoposti a trattamenti sanitari ed anche tra quanti stavano lavorando nell’atrio su cui si affaccia il pronto soccorso del Dea. La situazione è tornata lentamente alla normalità anche se sul posto si sono trattenuti gli investigatori per raccogliere ulteriori elementi utili per ricostruire nel dettaglio la vicenda.
Detenuto evade, gli agenti sparano e lo bloccano: terrore al Fazzi
