Attualità

I tentacoli del clan sulle amministrative 2021 a Carmiano: l’inchiesta continua

CARMIANO – Non solo droga e armi. Le carte dell’inchiesta confluita nei giorni scorsi nello scacco al presunto clan capitanato da Fernando Nocera, lasciano intravedere altri interessi. I tentacoli del sodalizio, infatti, potrebbero aver puntato ad estendersi anche sulle amministrative del 2021 a Carmiano, paese epicentro delle attività criminose contestate agli indagati.

Ad attirare l’attenzione degli inquirenti anche su questo fronte è stata un’intercettazione dell’ottobre di due anni fa in cui Nocera “nell’ambito di uno dei tanti incontri presso la sua abitazione – si legge nell’ordinanza – commentava le ormai prossime elezioni, cui era fortemente interessato e le cui evoluzioni seguiva da vicino”.

Più nel dettaglio nell’intercettazione in questione Nocera manifesta tutto il suo risentimento sui festeggiamenti organizzati dall’ex sindaco Giancarlo Mazzotta proprio in occasione del suo arresto. Mazzotta che, tra l’altro, sottolinea di non conoscere.

Mazzotta, alla notizia delle manette scattate per Nocera, avrebbe organizzato una festa insieme ai suoi stretti collaboratori, tra cui Emanuele Grasso. Non a caso l’abitazione di quest’ultimo il 22 novembre sarà colpita dal fuoco: per gli inquirenti si trattò di una ritorsione premeditata dal clan, con tanto di sopralluogo nelle ore precedenti al rogo.

Ecco perchè tra le accuse mosse nei confronti di Nocera e di altri suoi presunti sodali indagati c’è quella di essersi adoperati “per orientare e interferire sugli esiti elettorali procacciando voti, come pure a condizionare l’azione amministrativa del Comune di Carmiano in funzione di pretesi affidamenti di commesse pubbliche ai sodali”.

Nello specifico – si legge ancora nelle carte dell’inchiesta – è il braccio destro di Nocera, Damiano De Pascalis, l’uomo incaricato “di intrattenere rapporti con alcuni esponenti dell’amministrazione, beneficiando anche dell’affidamento di commesse pubbliche”.

Uno spaccato, questo, emerso casualmente durante un’inchiesta che avrebbe dovuto sgominare un clan dedito a spaccio e armi e che, invece, potrebbe far emergere altro.

Su questo le indagini continuano.

 

 

 

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