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Arresti SCU, al via gli interrogatori. Nelle intercettazioni le attenzioni alle dinamiche politiche

LECCE – Prima tranche di interrogatori in carcere e la maggior parte degli arrestati ha scelto il silenzio, avvalendosi della facoltà di non rispondere alle domande del gip Anna Paola Capano.

Intanto, a conferma delle parole del procuratore di Lecce -e capo della DDA- Leonardo Leone de Castris in Commissione parlamentare antimafia, si sottolineano anche nell’ultima operazione dei carabinieri i rapporti tra criminalità e politica.

Il gruppo si adoperava “per orientare e interferire sugli esiti elettorali procacciando voti, come pure a condizionare l’azione amministrativa del Comune di Carmiano in funzione di pretesi affidamenti di commesse pubbliche ai sodali”.

Il sodalizio criminale sgominato lunedì con l’arresto di 37 persone nel nord Salento leccese, secondo le indagini era capeggiato dal 67enne Fernando Nocera che avrebbe continuato a controllarne gli affari da casa, ristretto ai domiciliari. Nocera “dimostra -si legge nell’ordinanza- spiccata attenzione anche alle dinamiche politico-elettorali che si agitano nel suo Comune di origine, vale a dire Carmiano, come in occasione delle elezioni amministrativa tenutesi il 7 novembre 2021. Tanto a dimostrazione della sua capacità di infiltrarsi nelle pubbliche amministrazioni, appoggiando candidati ritenuti in grado, sia pure per il tramite di altri referenti-candidati in lista, di assicurare affidamenti di commesse pubbliche a persone e imprenditori appartenenti al suo sodalizio o, comunque, a esso “contigui”.

Poco prima, a ottobre 2021, nell’ambito di uno dei tanti incontri presso la sua abitazione, “commentava (con due dei suoi, ndr) le ormai prossime elezioni amministrative a Carmiano, cui era fortemente interessato e le cui evoluzioni seguiva da vicino (…) e, soprattutto, manifestava tutto il suo risentimento su asseriti festeggiamenti organizzati da Giancarlo Mazzotta, ex sindaco di Carmiano, in occasione del proprio arresto”. Ai festeggiamenti prendevano parte, a suo dire, anche alcuni collaboratori del primo cittadino. A uno di loro, fu poi incendiato il portone d’ingresso dell’abitazione.

“Da considerare -scrive la gip- per coglierne le ricadute sul territorio, che siffatta azione si inscriveva nel novero di quelle ordite da Nocera nei confronti di chiunque ‘osasse’ prendere le distanze o schierarsi addirittura contro”.

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