LECCE – Chi è più indiavolato tra Lecce e Milan? Di nome i rossoneri. Di fatto il Lecce non sarà meno indemoniato della squadra di Pioli che ha perso un po’ le distanze dalla vetta e per come sembra essere messo in questo momento la risalita appare assai complicata. La vittoria di ieri sera in Champions ha ridato tuttavia molta fiducia alla squadra rossonera.
In casa Lecce, tuttavia, anche D’Aversa ha tanto di cui preoccuparsi. Nelle ultime sei partite sono arrivati solo due punti. E delle ultime sei avversarie, uno era il Napoli campione d’Italia; un’altra era la Juventus che l’anno scorso per punti conquistati è arrivata seconda. L’altra è la Roma di Lukaku e Dybala. Senza nulla togliere a Sassuolo, Udinese e Torino. Perché non c’è gara che si possa vincere senza difficoltà.
E poi bisogna fare i conti pure con gli step dovuti alla crescita di una squadra: prima di imparare a camminare e poi a correre si inciampa e si cade più volte. L’augurio in casa Lecce è che questo avvenga quanto prima. Significa che Strefezza e compagni hanno imparato a seguire i consigli del tecnico D’Aversa e a farsi furbi quanto sentono forte il pericolo.
Il Lecce a tutta velocità di inizio campionato non era solo una sgasata. Le prime curve del campionato hanno fatto rallentare la squadra giallorossa, ma lo spartito della di D’Aversa non è stata un’illusione. È molto di più. Solo che il tecnico ha dovuto fare i conti con i problemi di crescita della squadra più giovane del campionato e con i primi infortuni. Prima Banda, poi Blin. Anche Kaba non ha potuto rendere al massimo. Senza dimenticare Venuti che ha costretto a Gendrey a tenere duro.
Ora almeno all’appello non manca nessuno, o quasi. Da verificare le condizioni di Almqvist. E quelle dell’ex Primavera Corfitzen si allena a parte.
Nella passata stagione con il Milan fu una partita divertente. Le premesse non mancano perché lo sia pure la partita di sabato prossimo in un Via del Mare che farà registrare l’ennesimo tutto esaurito.
Il Lecce non vince dal 22 settembre quando piegò il Genoa con un gol di Oudin nel secondo tempo. Il francese, a Roma, dove contro la Lazio nel passato campionato segnò una doppietta, è rimasto in panchina. Neanche un secondo in campo. Ma nella con il Milan si potrebbe rivedere in campo, quasi certamente non dal primo minuto. E per il centrocampo D’Aversa prenderà in considerazione anche l’impiego di Blin. Pure per lui l’utilizzo non sarà a tempo pieno. Ma c’è ancora tempo per valutare attentamente quali sono le scelte migliori per tenere a bada il diavolo.