LECCE E PROVINCIA – Sporco diffuso, carenze strutturali e mancata tracciabilità degli alimenti in gastronomie e cantine vinicole: i Carabinieri del N.A.S. di Lecce hanno chiuso 4 attività. Nell’ambito di controlli finalizzati alla verifica della genuinità dei prodotti, alla repressione delle frodi alimentari e al possesso dei requisiti. previsti per la produzione e commercializzazione di alimenti e bevande, i militari del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità, agli ordini del comandante Alessandro Ingrosso, hanno intensificato le ispezioni nel settore di produzione e commercializzazione dei vini e degli alcolici, della gastronomia d’asporto e della vendita al dettaglio di alimenti. I controlli hanno riguardato tutta la provincia di Lecce e le irregolarità più frequenti sono la mancanza delle prescritte registrazioni per l’avvio delle attività, la mancanza della SCIA, carenze igienico-sanitarie e strutturali (in quest’ultimo caso, è stata riscontrata la mancanza di spogliatoi o la presenza di bagni per il personale non fruibili), mancata applicazione delle procedure di autocontrollo aziendale e la mancata applicazione delle procedure inerenti alla rintracciabilità alimentare.
Le verifiche hanno determinato la contestazione di violazioni di natura amministrativa per diverse migliaia di euro, la chiusura dei quattro esercizi commerciali del valore di oltre 950.000 euro e il sequestro di un ingente quantitativo di alimenti vari, tra cui molto pesce, privi delle informazioni relative alla rintracciabilità alimentare.