Attualità

Rischio chiusura per le officine Fse, Pagliaro: “Un disegno per penalizzare Lecce”

LECCE – Chiusura in vista per le officine di Ferrovie Sud Est di Lecce. Nei giorni scorsi l’Azienda ha comunicato formalmente di voler dismettere le officine di manutenzione dei bus di Lecce. La motivazione ufficiale è che il proprietario dei fabbricati, ossia il Comune di Lecce, vuole tornare in possesso dell’area. Volontà comunicata anni fa dall’amministrazione comunale. La ricerca nel frattempo effettuata da FSE per trovare una soluzione alternativa pare sia andata male, da qui la convinzione che la soluzione migliore sia l’esternalizzazione del servizio.

Una motivazione che non regge, secondo il consigliere regionale Paolo Pagliaro. “Da anni – ricorda il presidente di MRS – Palazzo Carafa ha chiesto di tornare in possesso dell’area, ma finora questa richiesta è stata ignorata. E, non trovando spazi idonei, FSE ha deciso – con un colpo di spugna – di cancellare il sito di Lecce, esternalizzando il servizio, senza preoccuparsi delle ricadute occupazionali”.

Il territorio, infatti, rischia di perdere una trentina di posti di lavoro. Nessuna garanzia – attacca Pagliaro – per i lavoratori oggi impegnati nell’officina degli automezzi, e nessuna garanzia sulla qualità delle manutenzioni, una volta esternalizzato il servizio. 

Ma c’è di più. La scure della dismissione incombe anche sull’officina ferroviaria, attualmente allocata sul retro della stazione, zona che sarà interessata dal prossimo ribaltamento dell’ingresso. Quei locali sarebbero inadatti alle nuove macchine, e si vocifera di un trasferimento dell’officina treni sul polo manutentivo di Taranto. Ma questo comporterà spostamenti di chilometri per raggiungere l’officina, oltre che costi di personale per il trasferimento. Viene ignorata, invece, la soluzione prospettata dai sindacati, che indicano come polo sostitutivo lo scalo di Surbo, alle porte di Lecce, già utilizzato per la manutenzione dei mezzi di Trenitalia”.

I sindacati temono l’abbandono del polo produttivo leccese. “Il sito di Lecce – dicono in coro Cgil, Cisl, Uil e Cisal viene demolito a favore della centralizzazione verso Bari”. Pagliaro va oltre. E parla apertamente di “un disegno sistematico che penalizza Lecce a vantaggio di altri territori. Disegno al quale ci opporremo con forza, a difesa dei lavoratori a rischio e del diritto a conservare sul nostro territorio presìdi e servizi che si vogliono dirottare, come sempre, in direzione di Bari”. Insomma, siamo alle solite. Bari fa le carte scippando Lecce e il suo territorio.

Articoli correlati

Assenteismo all’Asl di Lecce, confermato il licenziamento di un dipendente

Redazione

Ex Ilva, il governo convoca i sindacati a Palazzo Chigi

Redazione

Casa, lavoro, salute: un progetto per la promozione sociale ed economica dei migranti

Antonio Greco

La stilista Maria Grazia Chiuri è la nuova direttrice artistica di Fendi

Redazione

Puglia, prende corpo la cordata per far nascere Puglia Sky

Redazione

L’Open Lab Meeting: accende l’Accademia di Belle Arti di Lecce

Redazione