LECCE – Nardò Basket, senza molti giri di parole, è in crisi. Senza voler metter la polvere sotto al tappeto bisogna dire che la squadra di Di Carlo subisce troppo ed offende poco. Sono i numeri a dirlo, numeri implacabili, senza voler scomodare dati statistici particolari ma scendendo proprio nella semplicità del computo totale dei punti incassati e di quelli fatti e dividendoli per le 4 gare finora giocate, è facile farsi un’idea.
Nardò Basket ha incassato 84 punti nella prima gara con Udine, facendone 79, nella seconda gara a Forlì ha perso 99 a 70, nella terza a Trieste 96 a 82 e nell’ultima in casa con Fortitudo Bologna è terminata 79 a 97.
Dunque 376 punti in totale incassati che diviso per quattro fa una media di 94 punti a partita, mentre quelli fatti sono 310 e dunque media di 77,5 a gara.
C’è qualcosa che non va e anche se sono freddi numeri e c’è la scusante di aver incontrato le quattro squadre più forti del torneo che lotteranno per andare in A1, bisogna pur dire che si è perso male.
Questa stagione era iniziata con i migliori auspici, con la riorganizzazione societaria, con ambizioni rinnovate e con tanti sogni da tirare fuori dal cassetto.
In quel cassetto però adesso c’è solo disordine provocato da un avvio di campionato disastroso.
Perdere fa parte del gioco ma perdere malamente diventa un campanello d’allarme.
Adesso bisogna voltare pagina, resettare tutto ma nello stesso tempo bisogna fermarsi per capire quelli che sono i reali problemi.
Una domanda nasce spontanea, oltre a Russ Smith quante sono le frecce da tre punti nella faretra della pericolosità offensiva della squadra?
Lasciamo la domanda così, sospesa, la risposta ce la darà il tempo.
Ma se da un lato forse c’è qualche carenza a livello d’organico, dall’altra c’è anche una disorganizzazione tra fase offensiva e fase difensiva.
Se Nardò in quattro gare ha subito una media di 94 a partita, sarà capace in futuro di farne altrettanti a gara?
È solo l’inizio, nessun dramma ma nessun dorma.
Vero è che già dalla prossima in casa con Piacenza bisognerà dimostrare di essere capaci di lasciarsi alle spalle questo avvio e di avere la forza di iniziare un nuovo campionato.
La salvezza è d’obbligo.
M.Cassone