PORTO CESAREO – Nelle ultime ore sono proseguite le polemiche a distanza tra la sindaca di Porto Cesareo Tarantino e gli ex assessori Sambati e Peluso. Con il “rimpasto” della giunta – ha detto la sindaca – non ho voluto premiare o affossare nessuno, ma soltanto dare la possibilità ad altri consiglieri di confrontarsi in prima persona con il territorio su determinate deleghe. A turnazione”. “Nessuno – ha aggiunto il primo cittadino – ha voluto “sbattere fuori dalla maggioranza” nessuno: chi ora minaccia di proseguire l’iter amministrativo tra i banchi dell’opposizione ha manifestato apertamente di non volere alcuna delega da consigliere”.
“Affermazioni fantasiose – replicano i consiglieri Sambati e Peluso – Il rimpasto della giunta non faceva parte sicuramente di alcun accordo preelettorale, ma è stato il frutto di una decisione personale ed antidemocratica assunta dal sindaco, in totale contrapposizione e disprezzo della volontà degli elettori”. “Non si comprende né è spiegato – si legge in una nota – perché soltanto Peluso e Sambati, e non altri, potessero essere retrocessi a consiglieri comunali, con l’attribuzione di semplici deleghe, solo perché lo ha deciso il sindaco, insieme a pochi intimi, e di continuare, poi, la collaborazione politica come se nulla fosse accaduto. Con questo atteggiamento il sindaco ha voluto calpestare la dignità dei propri concittadini ed il loro voto. Si metta quanto prima la parola fine ad una lenta ed assurda agonia politica amministrativa: se il sindaco si sente così forte la sfidiamo a sottoporsi, sin da subito, al giudizio degli elettori, altrimenti rimanga in silenzio e si goda questo ultimo scampolo di consiliatura”.