LECCE – C’è chi inciampa, c’è chi cade e chi ci finisce dentro con le ruote del monopattino, della bicicletta o del passeggino. C’è chi sbuffa, chi impreca alzando gli occhi al cielo, chi guarda indignato e chi scatta fotografie perché non si sa mai. E’ quello che accade ogni giorno in via Alvino, lato anfiteatro, fresca di lavori ultimati per la sistemazione della rete fognaria, del rifacimento del basolato e dell’eliminazione del marciapiede portato a livello con la sede stradale e finalizzato all’abbattimento delle barriere architettoniche. Di fatto, però, della fine dei lavori restano segni evidenti e pericolosi, che mettono a rischio l’incolumità di chi via Alvino la percorre quotidianamente, non solo leccesi e titolari delle tante attività commerciali e di ristorazione, ma soprattutto centinaia e centinaia di turisti che ancora oggi sono presenti nel capoluogo e che raggiungono piazza Sant’Oronzo.
Il primo intoppo, un dislivello tra sede stradale e basolato per nulla allineato si trova appena si imbocca via Alvino arrivando da via Fazzi e poi proseguendo in direzione dell’ovale, dove una lunga striscia di cemento squarcia a metà il basolato, quest’ultimo in più punti sconnesso. Insomma, non proprio un bel vedere, come sono in tanti ad affermare.
Le lamentele si susseguono, come i disagi. Ed in attesa di risposte ma soprattutto di interventi risolutori c’è chi ironizza. Più che lavori a regola d’arte, dice, sembra l’arte di arrangiarsi.
