LECCE – La provincia di Lecce si piazza 66esima nella classifica sull’indice di criminalità delle province italiane (107 in totale), con 22.237 denunce sporte. È questa la realtà fotografata dal report annuale a cura del Sole 24 Ore che fa un quadro chiaro dei delitti commessi e denunciati nel 2022 e in una buona parte del 2023. Nonostante l’andamento generale della criminalità sia diminuito dopo il periodo pandemico, sono ancora tanti i dati – preoccupanti – che emergono da un’analisi approfondita dei casi specifici in questa provincia.
Diciassettesima in Italia per numero di Incendi con 188 denunce e addirittura quarta per il reato di “Danneggiamento in conseguenza di un incendio” con un pesante dato di 403 denunce sporte. Nessuna variazione rispetto agli anni precedenti per quanto riguarda il dato relativo all’associazione criminale dedita a traffico o produzione di droga, che consegna alla provincia leccese il ventesimo posto, sempre in tutta Italia. Nonostante un più rassicurante sessantunesimo posto in classifica per il numero di violenze sessuali anche se il trend è in aumento), balza sicuramente all’occhio la 25esima posizione riguardante le violenze sessuali in danno ai minori di 14 anni, con un numero esiguo ma gravoso di 11 denunce. Positivi invece i bilanci relativi alle rapine e ai furti che posizionano la provincia di Lecce rispettivamente 72esima e 65esima nella classifica, salvo ritrovarla però 22esima per furti di autovetture e 35esima per minacce denunciate, ben 995 solo nell’ultimo anno. Nella provincia leccese sono state 1.033 le denunce sporte nel primo semestre del 2023. Nonostante i reati siano diminuiti del 2% rispetto all’anno precedente, l’allarme resta sui dati tanto cronicizzati quanto duri a morire.
