LECCE – L’amministratore delegato del Lecce, Sandro Mencucci, all’uscita dallo stadio Via del Mare al termine della gara pareggiata dalla sua squadra col Sassuolo, ha parlato ai nostri microfoni:
“Il pareggio? Un risultato positivo perché sappiamo che il Sassuolo è una squadra ostica, si conoscono a memoria, l’anno scorso abbiamo avuto cattivi risultati, poi per come è andata la gara, andare sotto, con un rigore che rivedremo e potremo commentare meglio, però mi è piaciuta la reazione della squadra, abbiamo quei 12 minuti iniziali, poi è cambiata la partita.
Credo fosse importante andare avanti con la classifica, quindi prendere un altro punto, mi reputo soddisfatto e sono contento dei miei ragazzi.
Le due sconfitte con Juve e Napoli erano prevedibili ma il Sassuolo avevo paura che venisse sottovalutato. Il Sassuolo è una signora squadra, sa addormentare la gara quando serve, ha le due ali Laurienté e Berardi che sono veramente forti, insomma credo che è un punto guadagnato, un pareggio giusto, perché anche loro hanno fatto la loro gara; alla fine c’è stata la conclusione di Berardi ribattuta, che tira alla Robben, e può far male, per cui c’è da stare soddisfatti e sono contento.
12 punti? abbiamo messo un po’ di fieno in cascina anche per l’inverno. Durante l’anno ci sono sempre alti e bassi e partire forte è sempre un vantaggio. A volte però mi domando quali possono essere le tre squadre a retrocedere, ovviamente togliendo la mia, che metto in un limbo, faccio fatica, perché comunque anche quelle che potrebbero essere le candidabili stanno facendo bene, quelle che avevano perso terreno si stanno riorganizzando e quindi penso che sarà un campionato in cui lottare fino alla fine per raggiungere la salvezza tanto agognata e per cui lavoriamo tutti i giorni. E credo che questa squadra, sia più forte di quella dell’anno scorso ma bisogna anche vedere cosa fanno le altre. Insomma rmaniamo con i piedi per terra, prendiamo questo punto e andiamo avanti. Certo se faccio una media con questi 12 punti sarebbe facile ma il calcio non è solo matematica”