LECCE – Non solo nelle ore serali e di notte, adesso anche al mattino e per tutto il pomeriggio. Piazza Italia, monumento ai caduti, terra di nessuno. O meglio terra di chi ha eletto questa porzione di storia a due passi da porta San Biagio e dal borgo antico, a quartiere generale dove dormire, bere, mangiare, scatenare risse a colpi di bottiglie di birra. Le immagini parlano da sole e sono quelle che quotidianamente scorrono davanti agli occhi di turisti, commercianti e soprattutto residenti le cui case si affacciano proprio sulla piazza dove sorge il monumento, cantierizzato ed imbrattato ormai da mesi con scritte offensive ben evidenti impresse sulla recinzione con vernice rossa ben e che sono lì ormai da troppo tempo, senza che mai nessuno si sia curato di cancellarle. Residenti e commercianti sono esasperati ma anche spaventati, perché le aggressioni e le minacce continuano a ripetersi quasi quotidianamente. Non parlano ai microfoni, ma raccontano delle tante e tante richieste di aiuto. E c’è chi pensa anche ad un esposto da presentare in Procura. Una situazione che va avanti da troppo tempo ed alla quale pare nessuno voglia porre rimedio. Continui gli appelli all’amministrazione comunale, continue le chiamate alle forze dell’ordine, che intervengono, ma poi tutto torna come prima, se non peggio. Per ciraca un mese questa terra di nessuno è stata presidiata per qualche ora ala giorno da una pattuglia di vigilantes, ma una volta finito questo piccolo intervento-tampone, si è ritornati punto e a capo. I rifiuti sono ovunque, i cestini sono stracolmi di bottiglie e cartacce, ci sono escrementi ovunque. E tutto intorno alla recinzione i segni di un orinatoio a cielo aperto. Il tutti davanti agli occhi dei tanti turisti che ancora popolano La città.
Questa è piazza Italia, Monumento ai caduti, dove a cadere è anche l’ultima speranza. La faccia, è già caduta da un pezzo.