SUD SALENTO LECCESE – Accusato di aver violentato in due diverse occasioni una minorenne, rimasta incinta a seguito del secondo stupro, un 25enne del Capo di Leuca è stato condannato nelle scorse ore a quattro anni e mezzo di reclusione, interdizione per cinque anni dai pubblici uffici e in perpetuo da qualunque struttura frequentata principalmente da minori, oltre ad un risarcimento danni nei confronti della ragazza pari a 30mila euro. A firmare la condanna è stato il giudice Fabrizio Malagnino, presidente del collegio giudicante. Per il 25enne – difeso dall’avvocato Cosimo Casaluci – il pubblico ministero Maria Grazia Anastasia aveva invocato la condanna a sette anni e mezzo di carcere e un risarcimento danni di 100mila euro in favore della presunta vittima, costituitasi parte civile con l’avvocato Stefania Mangiulli.
I fatti contestati risalgono ad agosto e a dicembre 2019. Le ipotesi di reato: violenza sessuale continuata e aggravata dalla minore età della vittima.
La ragazza ha denunciato di essere stata costretta in due occasioni a consumare rapporti sessuali contro la sua volontà con il ragazzo, di qualche anno più grande di lei, che in quel periodo stava frequentando.
La prima volta il giovane avrebbe condotto la minore in campagna: nelle vicinanze di un casolare abbandonato l’avrebbe spogliata e violentata, nonostante le sue urla, lacrime e il tentativo di divincolarsi.
La seconda volta il 25enne avrebbe abusato della ragazza sul divano della cameretta di lei, trattenendole il collo con il gomito, per impedirle di scappare. È in seguito a questa seconda violenza che la ragazza sarebbe poi rimasta incinta. Due mesi dopo si è presentata in consultorio a Casarano per chiedere di abortire, senza però confessare alcuna violenza subita.
L’imputato si è sempre professato innocente, parlando di rapporti consenzienti. Per questo l’avvocato Casaluci, dopo aver letto le motivazioni della sentenza, è pronto a ricorrere in Appello.
E.FIO