Cronaca

Col coltello in tasca pedina la ex: “con me o con nessuno”

SALENTO – “Se non stai con me, non devi stare con nessuno“. Per questo, per cinque lunghi anni, avrebbe chiuso la sua compagna a chiave in casa, tempestandola poi di chiamate durante le ore di lavoro, convinto che in quel lasso di tempo lo stesse tradendo. E poi più volte le avrebbe stretto le mani al collo, tirato pugni e calci, scagliato oggetti contro, picchiato il cucciolo che avevano in casa: il tutto davanti al figlioletto della coppia di soli cinque anni.

È quanto emerge dalle denunce sporte dalla vittima, stanca di quanto subito dal 2018 fino a poco tempo fa, e confluite nelle scorse ore nelle misure cautelari di allontanamento del suo ormai ex compagno (28enne della Grecìa Salentina) dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla donna, con divieto di comunicare con quest’ultima e con i suoi prossimi congiunti con qualsiasi mezzo.

A firmare l’ordinanza di applicazione delle misure cautelari è stato il Gip Alcide Maritati, su richiesta dal Pubblico Ministero Rosaria Petrolo. Ad eseguirla i Carabinieri della stazione di Calimera.

Nelle carte, il racconto della vittima – ritenuto lineare e perfettamente supportato dalle dichiarazioni di madre e sorella di lei, colleghi e amici – ricostruisce l’inferno che l’ha spinta a tornare in casa dei genitori e chiedere aiuto in caserma.

Un clima di sottomissione e terrore costanti, scanditi da botte e insulti, fino all’episodio più grave: il 28enne sarebbe stato beccato una sera dai carabinieri mentre aveva raggiunto la vittima sul posto di lavoro, con in tasca un coltello a scatto. Coltello sequestrato dai militari e che all’uomo è costato anche una denuncia per possesso ingiustificato.

Mobili rotti, giocattoli del bambino e cellulari ridotti in frantumi: così l’uomo avrebbe scatenato più volte la sua furia.

Le misure cautelari – si legge – sono riconducibili alle “ripetute condotte criminose poste in essere nei confronti di una donna inerme, addirittura nel periodo in cui la stessa era in gravidanza e subito dopo il parto”. A difendere il 28enne l’avvocato Francesco Medina.

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