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Espropri Pista Porsche, proprietari valutano ricorso al Tar. Pagliaro: sì agli investimenti ma non a discapito dei cittadini

NARDO’- Continua ad essere sotto ai riflettori il progetto di ampliamento della della Pista di proprietà di Porsche engineering e gestita dalla Nardò Tecnical center, per la cui realizzazione sono stati notificati alla vigilia di ferragosto lettere di esproprio a 134 proprietari di terreni e titolari di aziende agricole. E ieri sera buona parte dei proprietari, che definiscono questa azione un vero e proprio sopruso, si sono dati appuntamento in piazza a Boncore, area in cui ricade l’impianto, per fare il punto sulla delicata vicenda e capire quali siano le strade da intraprendere. All’incontro, oltre al consigliere di opposizione di Fratelli d’Italia del Comune di Nardò Alberto Gatto, era presente  il consigliere regionale Paolo Pagliaro, che ha già presentato un’interrogazione urgente al presidente Emiliano ed agli assessori Delli Noci e Palese con cui chiede di adottare in autotutela un provvedimento di sospensione della procedura di esproprio al fine di tutelare i legittimi interessi dei proprietari dei terreni. La maggior parte dei proprietari dei terreni presenti hanno ribadito il proprio no all’esproprio imposto da NTC e non è escluso che a breve, oltre a sorgere un comitato, possa partire un ricorso al Tar contro il provvedimento. Il consigliere regionale Pagliaro ha inoltre voluto sottolineare: “siamo favorevoli a questo investimento del gruppo Porsche, se porta economia, sviluppo e posti di lavoro. Ma tutto questo non deve essere a discapito della nostra terra e dei cittadini. Sin dall’inizio abbiamo lo abbiamo definito un atto di arroganza, quello di predisporre i procedimenti di esproprio per una pubblica utilità inesistente. Credo che sia giusto che i proprietari possano trattare liberamente con l’impresa ed è giusto che possano rivendicare i propri diritti in un libero mercato. Quella degli espropri è una pratica vessatoria alla quale ci opponiamo. Chiediamo espressamente la revoca della delibera in autotutela per liberare questo vincolo

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