Attualità

In spiaggia pronti alla scorpacciata di ricci appena pescati: multati in due

ROCA – Due retini pieni di ricci di mare appena pescati nelle acque di Roca e pronti per essere degustati sotto l’ombrellone, in barba alle disposizioni vigenti. Due pescatori sportivi, entrambi di Lecce, sono stati multati dalla Capitaneria di porto di Otranto, dopo essere stati pizzicati con le mani nel sacco. Non solo hanno violato il fermo biologico che vige nei mesi di maggio e giugno su tutto il territorio nazionale per questa specie a rischio estinzione, ma anche il divieto di pesca disposto per tre anni nelle acque pugliesi dalla recente legge regionale. Entrata in vigore il 5 maggio scorso e proposta dal consigliere regionale Paolo Pagliaro, la legge è volta a favorire il ripopolamento dei ricci nei mari regionali, garantendo un periodo di riposo della specie, e scongiurando la desertificazione dei fondali. Ecco perché sono vietati «il prelievo, la raccolta, la detenzione, il trasporto, lo sbarco e la commercializzazione”.

Quello dei ricci è un tema caldo: il 15 giugno scorso, infatti, il Consiglio dei Ministri ha impugnato la legge regionale, in quanto «risulta violare la competenza esclusiva dello Stato in materia di “tutela dell’ambiente, dell’ecosistema e dei beni culturali”.

Ma nonostante l’impugnativa, la normativa resta vigore finché la Corte costituzionale non si sarà espressa.

A difesa delle legge regionale si è schierata anche l’associazione nazionale Italia Nostra, che ha sottolineato come questo provvedimento sia indispensabile. “Le motivazioni alla base dell’impugnativa del Governo sono preoccupanti– ha detto la presidente regionale Raffaella Cassano – e ostacolano l’attuazione di una legge volta alla tutela della fauna marina. Consentire la raccolta di ricci di piccole dimensioni, come purtroppo avviene, appare d’altronde illogico anche sul piano commerciale, dal momento che questi non sono vendibili né presentabili sulle tavole.

Il fermo di tre anni previsto dalla legge – prosegue Raffaella Cassano – presidente regionale rappresenta una maniera efficace per consentire la crescita e il ripopolamento del riccio; siamo quindi contrari a un provvedimento di impugnazione che impedisca l’attuazione della norma in tutta la sua utilità».

Giorgia Durante

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