LECCE – Proclamato lo stato di agitazione del personale di palazzo Carafa. “I lavoratori, nonostante lo spirito di abnegazione profuso nelle tante contingenti problematiche, si dichiarano penalizzati, incompresi, scarsamente gratificati e, anzi, spesso ingiustificatamente vessati”. “Nonostante-dicono- un incremento esponenziale del personale andato in quiescenza e non integrato, si è assistito al lievitare incessante delle incombenze causato da questioni impreviste e straordinarie come l’evolversi delle normative, la diffusione del Coronavirus, gli impegni dei Programmi del P.N.R.R.” Queste le motivazioni dei lavoratori messe nere su bianco su un documento indirizzato al sindaco e Prefetto per denunciare il permanere di uno spirito di “evanescente” e “intermittente” interesse del Comune di Lecce a dibattere sulle varie tematiche.
Parla di mancato confronto e totale assenza di partecipazione a tutti i livelli il consigliere di opposizione Gianpaolo Scorrano secondo il quale questo senso di malessere che oramai imperversa nella città vada affrontato e risolto con estrema urgenza.