BRINDISI – Buone notizie per il porto di Brindisi. Il Consiglio superiore dei Lavori Pubblici ha espresso parere favorevole per il Piano regolatore del porto. Ne ha dato notizia ieri il parlamentare di Forza Italia Mauro D’Attis, così come il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale Ugo patroni Griffi.
Ovviamente si tratta di un passo importante ma non ancora risolutivo, in quanto mancano ancora altri pareri, ma è evidente che quello di un organo tecnico di tyale levatura rappresenta un importantissimo passo in avanti che conferma la validità del lavoro svolto dall’ente portuale brindisino in direzione della dotazione di uno strumento urbanistico di tale importanza.
Con il nuovo Piano regolatore del porto si intende riorganizzare l’assetto funzionale della struttura prevedendo delle aree specializzate dove concentrare le diverse tipologie di traffico ottimizzando quindi l’utilizzo delle infrastrutture e allontanando dalla città tutte quelle tipologie di traffico incompatibili con la funzione urbana.
Il documento di pianificazione si sviluppa su sei ambiti: il porto esterno, il porto medio, il molo Montecatini, la diga di Punta Riso, il porto interno e l’area di cerano.
A Capo Bianco vengono riservate funzioni industriali e commerciali ed in questo incidono la presenza di una zona franca doganale e la realizzazione di un molo petrolifero e produttivo dove saranno concentrati tutti i traffici considerati pericolosi. A Costa Morena est, in vece, spazio per l’ormeggio di navi militari e per la cantieristica navale. Sempre a Costa Morena, ma in altro ambito, un terminal polifunzionale per attività commerciali e per il traffico di passeggeri e mezzi.
Le crociere, invece, utilizzeranno l’area Montecatini e l’annesso storico capannone. E sempre per le crociere sarà utilizzata la radice della diga di Punta Riso, così come il porto interno che concederà spazio anche alla nautica da diporto.
La speranza è che con l’Amministrazione Comunale appena insediata si riesca a stabilire una linea di dialogo, al contrario di ciò che è accaduto fino a qualche mese fa, con discussioni perenni sull’utilizzo di aree di interesse comune.
Mimmo Consales