TARANTO – Quattro arresti della Squadra Mobile di Taranto: in manette finisco i tre presunti responsabili della sparatoria avvenuta la mattina del 1° febbraio 2022 al quartiere Paolo VI di Taranto e un quarto soggetto ritenuto responsabile di aver agevolato la fuga di due dei tre presunti autori, tutti tarantini di 41, 38 e 31 anni, indagati a vario titolo per i reati di tentato omicidio, sequestro di persona e porto abusivo di armi.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Taranto, hanno portato questa mattina all’esecuzione dell’Ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere emessa dal Gip presso il Tribunale Ordinario di Taranto nei confronti dei 4 individui.
Sul luogo del conflitto a fuoco, scaturito per presunti dissapori di natura familiare tra due soggetti colpiti dal provvedimento, si recavano diversi equipaggi della Polizia di Stato che, dopo un breve inseguimento, raggiungevano un uomo rintracciato sul posto armato di pistola e lo arrestavano in flagranza per i reati di resistenza a P.U. e porto abusivo di arma clandestina. Altro personale della Squadra Mobile notava, a poca distanza una dall’altra, due auto abbandonate con gli sportelli ancora aperti e che si accertava fossero in uso a due degli odierni indagati. All’interno di una di queste vetture si rinvenivano una pistola semiautomatica, un revolver – entrambe le armi con i caricatori parzialmente riforniti – e un bossolo di calibro diverso rispetto a quelli presenti nelle due pistole. Il sopralluogo effettuato da personale della Polizia Scientifica in tutta l’area interessata consentiva di rinvenire numerosi bossoli esplosi da 3 armi differenti.
Inoltre venivano acquisite una serie di registrazioni che permettevano di identificare uno dei compartecipi e ricostruire la dinamica dei fatti caratterizzata da un’azione molto cruenta.
A riscontro della pericolosità dei soggetti tratti in arresto nella giornata odierna e del loro inserimento in strutturati contesti criminali, si evidenzia che uno di loro, il 9 maggio dello scorso anno è stato tratto in arresto in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla DDA di Lecce nell’ambito della cosiddetta operazione “SUMMA” condotta dalla Squadra Mobile di Taranto, in quanto ritenuto responsabile di associazione a delinquere di stampo mafioso e associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Per i 4 indagati vige il principio della presunzione di innocenza sino a sentenza definitiva.