Attualità

Cinque milioni per acquistare l’Istituto Margherita

LECCE- Un’offerta per l’acquisto dell’Istituto Margherita, storico immobile del centro storico di Lecce, è giunta in queste ore a Palazzo Carafa.
A dare la notizia è stato il sindaco Carlo Salvemini con un post pubblicato su facebook. Lo stesso che poco più di un anno fa aveva candidamente ammesso in Commissione che “L’Istituto Margherita non può rientrare nel Pnrr: siamo costretti a metterlo in vendita”.
Adesso, per fortuna, arriva la svolta tanto auspicata. L’Istituto Margherita è inserito nel piano delle alienazioni del Comune di Lecce dal 2010. In tutti questi anni non è mai arrivata nessuna offerta d’acquisto. Fino ad oggi.
Due società si sono aggiudicate, per ora in maniera provvisoria in attesa di tutte le verifiche di legge, tutti e tre i lotti messi in vendita che comprendono l’immobile in via Palmieri con destinazione d’uso ricettiva e gli immobili in via Conservatorio San Leonardo e in vico degli Alami con destinazione d’uso residenziale.
L’importanza di questa operazione non è solo finanziaria – con il Comune che otterrà dalla vendita poco più di 5 milioni di euro – ma soprattutto urbanistica, fa sapere il sindaco Salvemini. Nel centro storico un altro immobile dismesso da anni, utilizzato fino al 2009 al piano terra come sede di uffici comunali, sarà recuperato, abitato, vissuto.
Dopo l’ex caserma Cimarrusti che diventerà la prima residenza universitaria all’interno della città vecchia, grazie a un progetto della Regione Puglia e dell’Adisu finanziato con il PNRR, anche il Margherita si avvia a una seconda vita nell’ottica della rigenerazione e della valorizzazione dell’esistente.
Lo storico edificio venne realizzato nel lontano nel 1796 come Orfanotrofio fino al 1887, anno in cui venne rinominato Istituto Margherita di Savoia, in onore della moglie del contemporaneo Re d’Italia, Umberto I di Savoia. Comprende piano terra e due piani superiori e alcune aree nel seminterrato.
Anni di incuria e di abbandono hanno gradualmente fatto sprofondare nel nel degrado uno degli immobili storici di questa città a cui sono legati molti leccesi, soprattutto di quanti hanno frequentato per alcuni decenni la scuola materna, elementare, media e magistrale. Ecco perché ora serve un deciso e robusto intervento di restyling dell’immobile. Servono soprattutto soldi, tanti soldi. Un’operazione virtuosa per ridare luce a questo storico edificio.

 

 

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