LECCE – “Ora basta” è questo il grido che li leva e che si legge a caratteri cubitali. La voce è quella delle varie sigle sindacali che all’unisono lanciano un appello inequivocabile. La protesta parte dall’istituto penitenziario di Lecce e presto raggiungerà anche altre città pugliesi. Gli agenti dicono basta alle innumerevoli aggressioni subite, c’è anche qualcuno che porta ancora i segni della violenza subita. Basta ai turni massacranti a ferie non godute, basta al sovraffollamento. Nel carcere di Lecce ci sono attualmente 1200 detenuti a fronte dei 796 previsti. Quasi il doppio. La carenza di organico è ormai cronica, da 718 unità del 2014 a 581 previste dal decreto ministeriale del 2017 ai 609 attuali ma con l’apertura nel frattempo di un nuovo padiglione da 200 posti letto per detenuti. Le richieste di tutte le sigle messesi insieme, sono chiare e soprattutto dirette. Stavolta si attendono risposte perchè la situazione è decisamente critica e complicata e potrebbe presto degenerare con conseguenze facilmente immaginabili.