LECCE – L’invocazione ad Allah Akbar, il rito della preghiera collettiva, composta, solenne, sui tappeti portati da casa, a piedi nudi. E’ giorno di festa, il giorno dell’Eid al-Fitr, la fine del mese del digiuno e dell’astinenza, il Ramadan, il mese in cui, secondo la tradizione islamica, Maometto ricevette la rivelazione del Corano “come guida per gli uomini di retta direzione e salvezza”. Sono state tante, tantissime le etnie che si sono ritrovate di buon’ora in Piazzetta Michele Arcangelo a San Pio, il quartiere più multietnico della città. Si parla di centinaia di musulmani che si sono recati sul luogo della celebrazione, da Lecce e provincia, che come da rito si sono presentati a piedi scalzi.
Alla comunità islamica, ormai sempre più integrata nel territorio, l’arcivescovo di Lecce Michele Seccia rivolge un messaggio di augurio e pace: “Che questa festa porti gioia, felicità, pace e salute tra tutti i credenti musulmani e cristiani. Possa Dio accettare tutti i culti del Ramadan e quelli che noi abbiamo posto nella quaresima, e renderci fedeli nel cammino su questo sentiero verso il volto di Dio, onnipotente e misericordioso”, questa la conclusione dell’arcivescovo.