“Poliziotti in acquascooter. Il ministero: «Fate i corsi» ma poi trasferisce le moto. I mezzi assegnati alla questura di Lecce andranno a Gaeta”. È il titolo dell’articolo uscito a Pasqua sulle pagine del Corriere delk Mezzogiorno, frutto di un’intervista rilasciata al collega Antonio Della Rocca dal segretario provinciale della Uil Polizia, Salvatore Annesi.
Tanto è bastato a far montare la protesta: il ministero dell’Interno, Matteo Piantedosi, “chiama i poliziotti salentini a partecipare ai corsi per l’abilitazione alla guida delle moto d’acqua d’ordinanza, ma gli acquascooter inviati alla questura di Lecce nel 2016 sono in partenza per Gaeta. Saranno consegnati alla questura di Latina, come ha deciso il Viminale che, nel contempo, agli agenti in servizio nel Salento spalanca le porte del 18mo e 19mo corso di qualificazione per conducente di idromoto. «Una beffa che ci lascia l’amaro in bocca e con tante perplessità» aveva detto Annesi, chiedendo perché il Salento debba essere privato dei due acquascooter dislocati a Gallipoli per vigilare sui litorali, in estate affollati di bagnanti.
Ora arriva il dietrofront del Ministero, del quale si apprende sempre dalle colonne del Corriere: «Le nostre moto d’acqua che erano state destinate a Gaeta resteranno nel Salento», “Il caso -si legge- è presto approdato a Roma e, secondo quanto svela lo stesso Annesi, «ha fatto molto rumore», suscitando, in particolare, l’irritazione dei vertici del dipartimento che, presso il ministero dell’Interno guidato da Matteo Piantedosi, si occupa della fornitura dei mezzi ai vari reparti della polizia”. «Le moto d’acqua resteranno a Gallipoli al cento per cento, come era giusto che fosse. Siamo soddisfatti per il risultato raggiunto e di avere evitato che il Salento fosse privato di un servizio che, nel 2016, era stato istituito tra la soddisfazione generale. Non possiamo lamentarci della mancanza di mezzi e poi spedire altrove quelli che abbiamo».
