Cronaca

L’accusa: frode all’Erario. Sequestro preventivo da 13 milioni per la “Tundo S.p.a”

LECCE – Certificando attività ed interventi migliorativi all’interno dell’azienda, la “Tundo Vincenzo S.P.A” (specializzata in trasporti di vario tipo) per tre anni avrebbe goduto di un corposo risparmio di imposta, dal 2017 al 2021. Il punto è che quelle attività ed interventi non risultano da nessuna parte, pur avendo garantito alla società un profitto pari 13.276.551 euro e 76 centesimi. Di questo profitto ritenuto indebito, incrociando gli accertamenti dell’agenzia delle Entrate con le indagini delle Fiamme Gialle leccesi, la Procura adesso chiede il conto. Ecco perchè a carico della nota azienda di trasporti è scattato un maxi sequestro preventivo, dallo stesso valore del profitto sotto accusa. A firmare il decreto, nelle scorse ore, è stato il Gip Marcello Rizzo.

Oltre agli accertamenti tecnici e a quelli effettuati sulla documentazione che all’azienda avrebbe garantito il benefit milionario, determinanti sono state le testimonianze raccolte dai finanzieri. In particolare sono stati ascoltati sette dipendenti della società che, su carta, avrebbero partecipato al progetto di ricerca e sviluppo dichiarato dalla Tundo. Nei fatti, invece, hanno dichiarato di essere totalmente estranei alla vicenda, negando di aver mai effettuato qualsiasi intervento migliorativo, test o corso di formazione tali da rientrare in quanto previsto per Legge nella agevolazioni di imposta. Qualcuno del proficuo progetto non aveva mai sentito parlare.

L’accusa mossa dalla Procura a carico dell’amministratore unico pro tempore della società è di “aver ordito strategie societarie, anche in frode all’Erario” è scritto nel decreto di sequestro preventivo.

Un “disegno criminoso – si legge ancora – attuato in concorso” con altre tre persone: il presidente del collegio sindacale della società e due commercialisti.

Il 25 novembre del 2021 – lo ricordiamo – la Tundo Spa, tramite il suo attuale amministratore unico, ha presentato ricorso per l’ammissione alla procedura di concordato preventivo in continuità, ad oggi in fase di omologazione da parte del tribunale di Lecce.

E.FIO

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