LECCE – Il Vangelo di Giovanni, al capitolo 13, racconta l’episodio della lavanda dei piedi.
Durante l’ultima cena Gesù si alzò da tavola, versò dell’acqua nel catino e con un gesto inaudito, perché riservato agli schiavi e ai servi, si mise a lavare e ad asciugare i piedi degli Apostoli.
Il Giovedì Santo nelle chiese si rinnova, come sempre, questo rituale: lo si ripropone per ricordare proprio quell’episodio, una delle più grandi lezioni che Gesù ha lasciato in consegna ai suoi discepoli: donarsi a tutti, indistintamente, senza differenza alcuna. La Messa in cena Domini, che rievoca l’Ultima Cena di Gesù con i suoi discepoli, culmina con la lavanda dei piedi proprio per celebrare l’amore incondizionato di Dio verso gli uomini.
Oltre a questo appuntamento, nel giovedì Santo – dedicato all’adorazione dell’Eucarestia per tutto il giorno e fino a tarda sera – tutte le chiese restano aperte per permettere ai fedeli la visita dei “Sepolcri” o “Altari della Reposizione”. La consuetudine vuole che si visitino le chiese in numero dispari, generalmente tra 5 e 7, da qui il detto della “visita alle sette chiese”.
Tra fede, riti e tradizioni, anche il Salento si prepara alla Santa Pasqua.
post precedente