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È il giorno di CuoreAmico: benedizione e consegna dei doni della solidarietà

LECCE – In 22 anni il Salento è tanto cambiato: sono mutati il paesaggio, la società, le classi politiche.
Ma da 22 anni c’è, tra i punti fermi, una onlus che ha deciso di prendersi cura dell’anello più debole di questa terra: i bambini affetti dalle patologie più varie, che piombano all’improvviso nella quotidianità delle famiglie. E lì dove non arriva il servizio sanitario nazionale, entra in gioco CuoreAmico Salento Solidarietà, che ha creato un nuovo modo di fare del bene.

Da sempre la domenica delle Palme vuol dire festa grande, vuol dire abbracci e occhi lucidi, famiglie che si incontrano per la prima volta o per l’ennesima, ma certamente per non lasciarsi più. È il momento in cui CuoreAmico raccoglie i frutti della solidarietà di questo territorio meraviglioso, quello in cui questi frutti vengono benedetti e poi consegnati a chi ne ha bisogno.

Super auto attrezzate al trasporto comodo e sicuro di chi è in sedia a rotelle o contributi economici vanno nelle mani di queste famiglie e chi ha donato nel corso dell’anno può star certo che ogni singolo centesimo andrà a questi bimbi. I numeri fanno girare la testa e spingono ad andare avanti: 4.736.816 euro e 61 centesimi sono stati raccolti per sostenere 647 bambini, consegnando loro aiuti economici e 176 auto. La garanzia di trasparenza e concretezza è data dal cuore colorato simbolo del cuore grande del Salento.

“Questo ritrovarsi qui, la domenica delle Palme, quando inizia la settimana più importante per la Chiesa che ci porterà alla resurrezione, è il segno più bello -ha detto l’arcivescovo di Lecce mons. Michele Seccia- È il segno della speranza che noi qui viviamo, attraverso la solidarietà umana, grazie ai gesti di sensibilità, ai gesti di chi è capace di coordinare queste iniziative. È la vera politica sociale”.

“L’emozione è sempre molto forte -ha detto il fondatore e presidente della onlus, Paolo Pagliaro, che ringrazia mons. Seccia- Io conosco una per una queste storie, sono 650 le storie che ho incrociato in questi anni. Storie di sofferenza, di ingiustizie, ma anche storie di grande amore. Negli anni ci hanno insegnato la dignità e l’amore profondo, quello vero, che supera ogni barriera e ogni malattia”.

Appuntamento al prossimo anno, ma nel frattempo continuate a donare, a organizzare eventi, a richiedere il salvadanaio di CuoreAmico. I bambini del Salento hanno bisogno di tutti noi.

 

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