CORIGLIANO – Sarà conferito questo mercoledì mattina l’incarico per effettuare l’esame del dna sui resti del cadavere ritrovato in via San Leonardo a Corigliano il 15 marzo scorso e che si presume sia quello di Antonio Caracciolo, 84enne residente nell’abitazione in cui è stata effettuata l’amara scoperta.
Il decesso dell’anziano, stando alle prime ipotesi, risalirebbe a circa un anno fa e per questo durante l’esame autoptico il medico legale Alberto Tortorella non ha potuto far altro che prelevare alcuni campioni per accertamenti ed esami più approfonditi, che facciano definitivamente luce sul periodo del decesso e la causa esatta della morte.
Primo step indispensabile, però, è l’identificazione. Durante l’interrogatorio del figlio di Caracciolo, Luigi Roberto, attualmente unico indagato per omicidio volontario e occultamento di cadavere, l’uomo ha negato più volte che quello trovato fosse il corpo del padre. “Non può essere lui, l’ho sentito al telefono giorni fa, papà si trova in Svizzera” ha rimarcato, rispondendo per oltre due ore alle domande del Pubblico Ministero Luigi Mastroniani, titolare del fascicolo d’inchiesta.
Quest’ultimo, sempre per mercoledì, ha disposto anche una consulenza tecnica sui dispositivi elettronici sequestrati dai carabinieri della Compagnia di Maglie a cui sono affidate le indagini. Si tratta di cellulari, uno di proprietà della vittima, l’altro di proprietà del figlio indagato.
Si cercano elementi utili per ricostruire cosa sia accaduto, anche nel periodo precedente alla morte dell’84enne.
Intanto durante l’interrogatorio del 55enne, unico figlio della vittima, era presente anche la psichiatra Mariangela Pascali: a lei il compito di verificare l’attendibilità delle dichiarazioni rese dall’indagato, difeso dall’avvocato Fabrizio Ruggeri.
Durante l’autopsia inoltre era presente, nelle vesti di consulente di parte, il dottor Massimo Brunetti.
Il sospetto degli inquirenti, lo ricordiamo, è che il figlio dell’84enne possa avere nascosto la morte del padre per continuare a riscuotere la sua pensione. Gli accertamenti sui prelievi effettuati sono ancora in corso.
Un giallo, quello di Corigliano d’Otranto, i cui contorni potranno essere definiti soltanto all’esito degli accertamenti ancora in corso.
E.FIO