Sanità

Reparti in tilt: “Attivare un pronto soccorso pediatrico”

LECCE – Ottomila accessi ambulatoriali e visite specialistiche riservate ai bambini al pronto soccorso dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce ogni anno. E’ questa la media annua, perché nel reparto di emergenza e urgenza si registrano anche punte di 9000 ingressi annui.

Un dato inquietante perché di fatto rischia di mandare in tilt – o quantomeno di creare numerose e gravi difficoltà – gli operatori sanitari impegnati quotidianamente ad accudire e assistere i piccoli pazienti dei reparti di pediatria e oncoematologia pediatrica già oberati di lavoro.

“Il personale – denuncia il segretario regionale della FSI USAE Francesco Perrone – oltre ad effettuare l’attività ordinaria, garantisce i servizi ambulatoriali specialistici ed ecografici di day hospital e svolge impropriamente attività provenienti da numerose consulenze ambulatoriali H 24 del Pronto Soccorso del  Dea da 7000 a 9000 all’anno”.

Le consulenze di Pronto soccorso hanno una media di 8.000 accessi all’anno. “Un numero enorme – sottolinea Perrone – che non consente di garantire il mantenimento dei Livelli Minimi di Assistenza, considerando anche l’attività di reparto che nel 2022 ha prodotto 837 ricoveri ordinari, 121 ricoveri day hospital, 82 ricoveri day surgery, 375 visite ambulatoriali specialistiche, 1451 esami ecografici e 7667 visite provenienti dal pronto soccorso. Numeri che parlano da soli e che descrivono le difficoltà oggettive in cui si lavora nei reparti pediatrici.

Da qui la richiesta del sindacato di aprire immediatamente un pronto soccorso pediatrico con annessi e connessi. E cioé, con la consequenziale assunzione di ulteriori 3 Medici Pediatri, di almeno 9 Infermieri o Infermieri Pediatrici e 6 Operatori Socio Sanitari. La proposta di fatto anticipa l’istituzione del Polo pediatrico del Salento, progetto portato avanti da più di dieci anni dall’associazione Tria Corda e che si spera possa tagliare quanto prima il traguardo.

La parola passa ora ai vertici della Asl di Lecce.

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