AttualitàEventi

In Rsa Luigi festeggia il compleanno: video a sorpresa dei Pooh, suoi storici amici

SOLETO – “Luigi, guarda un po’ chi ti augura buon compleanno!” e sullo schermo del cellulare appare Roby Facchinetti, che al festeggiato rivolge i suoi affettuosi auguri, carichi di ricordi insieme.

Luigi Colazzo ieri ha festeggiato 65 anni nelle Rsa “Giovanni Paolo II”, a Soleto, in cui vive da anni. E’ un fan sfegatato dei Pooh da quando, da giovanissimo, è diventato loro amico. Un’amicizia che il tempo non ha scalfito.

La storia che lo lega al gruppo, che ha fatto la storia della musica italiana, è particolare: Luigi ne va fiero e ama raccontarla a tutti.

Da ragazzo, poco più che 25enne, viveva in provincia di Bologna e lì lo storico gruppo aveva notato questo giovane, dolcissimo e fragile, che li seguiva ovunque. Ben presto Stefano D’Orazio decise di coinvolgerlo nel dietro le quinte, durante le prove e le pause pranzo. Una storia che in un video raccontò anche lo storico batterista.

Ad un certo punto Luigi andò a vivere in una casa di accoglienza nel suo paese natale, Nardò. E i Pooh, che appresero la notizia anni dopo, lo raggiunsero subito, organizzando un concerto di beneficienza. Da Nardò è stato successivamente trasferito nella casa di riposo a Soleto in cui vive tuttora: anche qui la sua storia d’amicizia con i Pooh è di dominio pubblico.

E allora quale regalo di compleanno migliore se non il video di auguri direttamente dai propri idoli. Un messaggio speciale che a Luigi fa toccare il cielo con un dito….o, per meglio dire, il cielo in una stanza.

E.FIO

Articoli correlati

Taranto, verso Natale: la mostra dei presepi al Castello Aragonese

Redazione

Black Friday dal 28 novembre, le previsioni per il 2025 in Puglia

carola antonucci

Cose rraggiate e ndelicate: l’ultimo libro di Alfredo De Masi

Barbara Magnani

Taranto, “San Cataldo”: la conferenza dei sindaci. Apertura a luglio 2026?

Redazione

Sannicola: farmacia rurale di San Simone, legittimo trasferimento. Respinto ricorso

Redazione

Terzo giorno del FCE 2026: tra Von trier e il concorso ulivo d’oro

Davide Pagliaro