Nessun oss a scuola e Lorenzo resta a casa. La vergogna continua

LECCE – “Niente da fare. Non c’è l’oss e non possono sostituirla. Mio figlio non va a scuola (dell’obbligo).

Inutile capire le responsabilità tra i palleggiamenti burocratici”. È la denuncia che, con rabbia, frustrazione, ma assolutamente nessuna rassegnazione, fa il padre di Lorenzo, un ragazzo di quasi 17 anni. Piero ha preso dei giorni di ferie per poter stare con suo figlio. A casa, appunto. Con grande dispiacere della scuola del ragazzo, l’Ascanio Grandi di Lecce.

“Non posso permettermi di mandare a scuola da solo un tetraplegico che necessita non solo dell’igiene personale, ma anche di essere aiutato a fare merenda, da personale che sa gestire la disfagia. E non può non avere nessuno che somministri un farmaco salvavita per l’epilessia.

E voi mi parlate di inclusione. Mancano proprio le basi di una convivenza civile” scrive. Lorenzo lo conosciamo bene, è anche uno dei tanti bimbi di CuoreAmico, quando era piccolo il Salento gli ha donato un’auto attrezzata.

E a margine del post che ha pubblicato su facebook ha taggato Michele Emiliano, chiedendo “una legge regionale che disciplini in maniera chiara chi deve fare cosa tra ASL, Ambito Sociale, Province”.

 

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