GALLIPOLI – Il Carnevale di Gallipoli continua a stupire il suo pubblico e torna dopo il successo della prima giornata con un doppio appuntamento molto particolare! “Lu Titoru” e “Alla Corte delle Fole”.
Di cosa si tratta? “Lu Titoru” è la maschera tipica del carnevale gallipolino. La tradizione narra che, di martedì grasso, il giovane tornato dal militare chiese alla madre un piatto di polpette, il suo preferito, prima dell’inizio del digiuno quaresimale. La madre accontentò il figlio, ma questi, nella foga di mangiarle, si strangolò con una di esse. Il centro storico ha dunque ospitato il goliardico corteo funebre, proprio come accadeva un tempo. Nel gruppo mascherato, a cura dell’Azione Cattolica Cattedrale Sant’Agata, è dunque rappresentato il giovane morto, la madre e un gruppo di comari che piangono, ovvero le “chiangimorti”, che altro non sono che ragazzi vestiti da donna.
Il secondo speciale appuntamento, “Alla corte delle fole”, è un percorso teatrale performativo, un corteo di artisti, che ha fatto una vera e propria incursione in diverse location in giro per la città, tra abitazioni private, luoghi di cultura, piazze e corti, tutte proponenti il tema della “festa dei folli all’italiana”. Durante il corteo, a cura di Poieofolà Costruzioni Teatrali, gli attori hanno interpretato le più celebri maschere della commedia dell’arte nella tradizione italiana, improvvisando in maniera studiata delle apparizioni su balconi, finestre e cortili.
Ancora una volta teatro e danza i protagonisti indiscussi di questo carnevale gallipolino, con un pubblico sempre più incantato dal percorso che valorizza la cultura e i beni architettonici del centro storico della città e questo non può che avere una ricaduta d’immagine immediata e di grande impatto.
Mariafrancesca Errico
