LECCE – Il Giudice per le indagini preliminari Angelo Zizzari ha convalidato l’arresto scattato venerdì scorso per un ventenne di Sannicola che, tanica di benzina alla mano, ha appiccato il fuoco alla porta della caserma dei carabinieri, a pochi metri dalla piazza del paese. Per quell’episodio dovrà adesso rispondere dell’accusa di tentato omicidio.
Con al fianco il suo legale difensore, l’avvocato Maria Paola Scorrano, in sede di convaldida dell’arresto ha risposto alle domande del Gip per più di un’ora. Ha motivato il gesto parlando di una disperata richiesta d’aiuto, considerato che – ha spiegato – da più di un anno la sua famiglia è stata sfrattata da una casa parcheggio ed è da allora che il 20enne vivrebbe in strada. In un’occasione in particolare il giovane, con un’accertata fragilità psichica, ha poi riferito di aver richiesto spontaneamente un trattamento sanitario obbligatorio, al solo fine di avere un riparo per qualche giorno.
Venerdì 17 febbraio, nel primo pomeriggio, un carabinieri ha notato tramite il videocitofono degli strani movimenti del ventenne, già noto alle Forze dell’Ordine, mentre gironzolava nei pressi dell’ingresso della caserma.
In pochi minuti il giovane ha cosparso la porta di benzina e appiccato il fuoco :è stato il militare già in allerta a domare le fiamme ricorrendo subito ad un estintore e riportando escoriazioni ritenute guaribili in cinque giorni.
Beccato in flagranza, per il giovane è scattato il fermo e, come disposto dal Gip, al momento resterà in carcere.
E.FIO
