Attualità

Integrazione scolastica disabili, gli Oss sul piede di guerra

PUGLIA – Gli operatori socio sanitari sono sul piede di guerra. La cancellazione tout court, con un colpo di spugna da parte della Regione Puglia dal servizio di integrazione scolastica rischia da un lato di privare le persone disabili della professionalità e delle cure amorevoli riservate loro dagli Oss e dall’altro di mandare a casa numerosi operatori.
Sono tante ad oggi le cooperative sociali che si occupano dell’assistenza ai disabili nelle scuole che hanno già avvisato, quantomeno verbalmente, gli operatori: a partire dal prossimo giugno, i bandi di assegnazione alle cooperative per il prossimo anno scolastico non prevederanno più la figura dell’operatore socio sanitario.
Una situazione paradossale. L’allarme è scattato da tempo, ma nulla si muove. Ecco perché le segreterie provinciali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uilfpl Uil di Lecce hanno deciso di proclamare lo stato di agitazione degli Oss dell’integrazione scolastica ed extrascolastica degli studenti diversamente abili. Le organizzazioni sindacali puntano l’indice contro la Regione Puglia e parlano apertamente di distorsione. Serve una soluzione. Subito. In caso contrario – fanno sapere – si rischia di creare disagi fortissimi ai ragazzi diversamente abili e alle loro famiglie oltre che ai lavoratori che in questi anni hanno fatto della professionalità il tratto caratterizzante del loro apporto a una tematica così socialmente rilevante”.
Sulla vicenda era intervenuito a più riprese anche il consigliere regionale Paolo Pagliaro: “A giugno, con la fine dell’anno scolastico, saranno licenziati e le loro mansioni saranno assorbite dal personale ata delle scuole. Tutto questo è inaccettabile: la decisione di escludere gli oss dai prossimi bandi dell’integrazione scolastica calpesta i diritti di questi lavoratori e quelli degli alunni disabili, per i quali questa figure sono preziose e non possono essere sostituite da chiunque, senza esperienza e competenze specifiche. Sono e sarò al fianco di questi lavoratori. La Regione non resti sorda alla loro protesta e abbandoni l’assurda decisione di escludere dall’integrazione scolastica gli operatori sociosanitari”.
Intanto i sindacati invitano la Regione a convocare attorno allo stesso tavolo i comparti Sanità, Welfare e Scuola per “comprendere per quale motivo gli Ambiti stiano facendo progettazione senza tenere conto della figura professionale dell’Oss”.

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