LECCE – (t.d.g.) Mercato alle porte. Il Lecce studia le sue mosse. Centrocampo e attacco sono i settori da rinforzare, ma non è escluso che qualcosa possa essere fatta pure per la difesa. Un’alternativa a Gendrey permetterebbe a Baroni di avere una carta in più per la corsia laterale poiché Baschirotto è, oltre a sentirsi, sempre più centrale. Al momento non sembra essere una priorità, ma se passa un’opportunità Corvino e Trinchera non se la faranno sfuggire.
Le attenzioni dei due dirigenti sono per i reparti di centrocampo e attacco. Due, tre rinforzi: potrebbe essere questo l’intervento a cui stanno pensando i due dirigenti. Colpi da non sbagliare e che devono migliorare la rosa esistente, altrimenti operazioni inutili. È quanto hanno lasciato sempre intendere i vertici del club e lo stesso Corvino e Trinchera.
I numeri di fine stagione determineranno poi altre situazioni, che saranno messe in pratica a campionato concluso.
Le scelte di Falcone, Pongracic e Colombo hanno già un piano di rientro o di uscita. In ogni caso il Lecce ci guadagnerà. Se resteranno avrà tre ruoli già coperti. Se partiranno, nel caso di Falcone e Colombo, il club giallorosso avrà un ritorno economico determinato dal controriscatto che le società proprietarie del cartellino dovranno attuare.
Per riscattare Colombo e Falcone il Lecce dovrà versare per ognuno a Sampdoria e Milan 2,5 milioni di euro. Ma le due società possono esercitare il controriscatto a 3,5 milioni, quindi il Lecce avrebbe comunque un guadagno.
Per Pongracic non c’è controriscatto, ma lo scoglio è rappresentato dal suo ingaggio che ammonta a 1,2 milioni.
Se il campionato fosse finito a Genova il Lecce sarebbe salvo e la dirigenza farebbe già questi ragionamenti. Ma ci sono ancora 23 partite da giocare e i numeri dei calciatori in questione sono da confermare e migliorare per spingere il club giallorosso a fare la prima mossa.